Descrizione
Tanta commozione e raccoglimento davanti ai monumenti dei caduti anche a Comacchio per le celebrazioni organizzate da Anpi Comacchio per la ricorrenza dell’80° anniversario della Festa della Liberazione.
Le celebrazioni si sono aperte alle nove di venerdì 25 aprile, a San Giuseppe, con la deposizione della corona d’alloro al monumento ai caduti di Piazza della Rimembranza. Sono poi proseguite a Porto Garibaldi, con la deposizione della corona al monumento di Piazza Don Giovanni Verità e poi l’arrivo a Comacchio, con l’alzabandiera celebrato ai piedi della Torre dell’orologio e la santa messa al sacrario dei caduti.
Al Parco della Resistenza si è formato il corteo guidato dal gonfalone del Comune di Comacchio, sorretto da due agenti della polizia locale in alta informe, con il sindaco Pierluigi Negri in fascia tricolore a fianco della presidente di Anpi della sezione di Comacchio Susanna Pucci e Vincenzino Folegatti. Al corteo hanno preso parte anche tutte le autorità militari e i rappresentanti delle associazioni combattentistiche locali e tanti altri civili.
In Piazza Folegatti, sulle note del Silenzio della banda “Giuseppe Verdi” di Cona, si è poi tenuta la deposizione delle corone alle targhe dei caduti durante i giorni della Liberazione. Corone depositate in memoria di Vincenzino Folegatti, cui è dedicato il nome della Piazza, e gli altri comacchiesi che con lui persero la vita in nome della Liberazione di Comacchio.
La cerimonia si è poi chiusa con il discorso della presidente Anpi Susanna Pucci e del sindaco Pierluigi Negri.
In contemporanea con le celebrazioni, si è tenuta anche la 36° edizione della “Ciclodelta della Libertà”, escursione in biciletta che dal Parco della Resistenza è arrivata fino al cippo di Vincenzino Folegatti, per poi proseguire per Valle Lepri, nei pressi del sito archeologico dell’antica città di Spina. Iniziativa realizzata da Anpi in collaborazione con Avis Comacchio.
Discorso del sindaco Pierluigi Negri per la giornata del 25 Aprile 2025
Buongiorno a tutti, rivolgo un cordiale benvenuto a tutti, alle autorità civili e militari, alle associazioni dei combattenti e a tutti i presenti, ringrazio l’Anpi di Comacchio e tutti coloro che ogni anno si impegnano per celebrare il 25 Aprile, di cui quest’anno ricorre l’80° anniversario.
Siamo qui oggi per celebrare e ricordare coloro che, anche nel nostro territorio, hanno dato la vita per la conquista della libertà e della democrazia. I valori fondanti della nostra Repubblica ma che purtroppo abbiamo visto non lo sono ancora per popoli e paesi che non sono poi così distanti dal nostro.
Oggi si celebra la Liberazione, e soprattutto la Libertà e la Democrazia, diritti universali inviolabili, che appartengono e devono essere patrimonio di tutti.
La nostra storia più recente ci ricorda sempre quante persone, donne e uomini, hanno sacrificato le loro vite per poter ottenere la libertà e per la costruzione di una società più giusta.
Per questo è fondamentale ricordare, tramandare nel tempo il ricordo e la celebrazione. Serve per difendere i valori della democrazia sanciti dalla nostra Costituzione, che nasce proprio con l’intento di sottolineare quanto sia importante la pluralità delle opinioni, anche nel pensiero politico.
Oggi, questa ricorrenza deve servire anche per aiutarci ad affrontare le sfide attuali, a partire da quelle di natura economica e sociale, ed è importante quindi essere collaborativi e non divisivi.
A tal proposito voglio riportare una frase del nostro papa Francesco, venuto a mancare qualche giorno fa, alla cui grande figura, in questa occasione, voglio render i miei omaggi e quelli di tutta la comunità che rappresento.
Papa Francesco, dopo i due anni dalla pandemia, durante un suo messaggio in preparazione alla Pasqua del 2022, disse: “Nessuno si salva da solo, perché siamo tutti nella stessa barca tra le tempeste della storia”.
Dalle tempeste che presenta la storia dell’umanità, non ci si salva da soli. Solo stando tutti insieme si evita il rischio del ritorno di ideologie e pratiche che minano i diritti umani e la libertà.
Pochi giorni orsono abbiamo inaugurato un nuovo ponte, che unisce due importanti località del nostro territorio e, i ponti, rappresentano anche un simbolo.
Il simbolo di unione ed altresì di un percorso verso quello spazio che separa i popoli oppressi, dalla libertà. Un’immagine che descrive bene Italo Calvino nella sua poesia “Oltre il ponte”. Rivolgendomi ai giovani, che sono il nostro futuro, riporto un passaggio dell’opera di Calvino: “Tutto il male avevamo di fronte, tutto il bene avevamo nel cuore, a vent'anni la vita è oltre il ponte, oltre il fuoco comincia l'amore”.
Resti vivo per sempre il ricordo e la celebrazione di questa ricorrenza, di ciò che il 25 Aprile rappresenta per noi italiani
Viva l’Italia
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Ultimo aggiornamento: 25 aprile 2025, 14:35